Clubhouse: il social dove si comunica solo con la voce

Clubhouse è una piattaforma live completamente diversa dai social che tutti noi conosciamo: non esistono testi, foto o video ma la comuniazione si basa solo su note vocali.

Clubhouse è una piattaforma live completamente diversa dai social che tutti noi conosciamo: non esistono testi, foto o video ma la comuniazione si basa solo su note vocali.

Inoltre è elitario in quanto si entra tramite inviti e solo se possiedi un dispositivo Apple. Una volta ricevuto l’invito, si apre una stanza di discussione solo audio su vari temi diversi. Gli utenti possono essere al massimo 5000 e sono gestiti da un moderatore che decide se gli utenti che alzano virtualmente la mano possono parlare.
Questo social network è stato creato ad aprile 2020 da Paul Davison e Rohan Seth, provenienti da Pinterest e Google, ma è sbocciata solamente una settimana fa grazie a un fondo di investimento di 100 milioni. Il vero boom di questo nuovo social Clubhouse è avvenuto con la consacrazione del social da parte di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo capace di movimentare soldi e idee, che qualche giorno fa ha dato appuntamento ai suoi 45 milioni di follower di Twitter mandando in tilt il nuovo social network. Per due ore ha parlato di Marte, Neuralink, Bitcoin, Gamestop e Wall Street i quali account hanno replicato le stanze dove si ascoltava e commentava.
Ma quale sarà il futuro di questo nuovo social?
L’esperto di social media Vincenzo Cosenza si esprime chiaramente: “Clubhouse ha successo perché è una cosa nuova, ma al momento è di nicchia, la voce non è un fenomeno di massa. Richiede poi un investimento di tempo non indifferente perchè tutto è in diretta. In Italia conterà qualche migliaio di iscritti, si aggira già qualche artista.”.
Inoltre fa notare che “l’apertura a inviti è una tecnica di social media marketing ma è anche una selezione dettata dalla sicurezza. Negli Stati Uniti, infatti, sono già state create stanze private a sfondo razzista e antisemita. Il controllo degli abusi è un tema rilevante e di attualità, molto probabilmente i soldi presi dall’ultimo round di investimenti verranno spesi in tecnologie e team di controllo.”
Sempre secondo Cosenza è troppo facile copiare l’infrastruttura di Clubhouse, già esiste infatti in Cina il social Agora.io che dà possibilità di fare chat in tempo reale. Modello questo adottato anche da altri come Discord e Space che al momento non hanno avuto successo. Anche Twitter sta sperimentando la stessa cosa con Space, e se Facebook che già ha la possibilità di chattare in stanze virtuali con gli amici decidesse di provare questo modello probabilmente sbaglierebbe.
Infine Clubhouse basandosi su una comunicazione solo auditiva è difficile che possa raggiungere i numeri di Facebook e Instagram; ormai il trend dei social media è con i video, i live, l’ecommerce e una varietà multimediale troppo radicata per tornare indietro.
Al momento Clubhouse appare come un nuovo social fortunato perché usato da personaggi di spicco, ma sarà tutto da vedere nel futuro quale sarà il suo destino: dovrebbe aprire ad altri sistemi oltre ad iOs e garantire una maggior sicurezza.

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