Addio Gigi

Ci ha lasciato Gigi Proietti, la storia della nostra Comicità, la sensazione è quella della perdita di un familiare per tutti quelli che lo hanno amato come noi. Meraviglioso erede di Petrolini con i suoi spettacoli teatrali ha fatto rivivere la comicità romana di inizio secolo esaltandola e regalandola anche alle generazioni che non hanno potuto viverla. Un mito iconico con il suo “Mandrake” in “Febbre da Cavallo” personaggio che resterà sempre nella mente di chi lo ha visto come le sue interpretazioni in “A me gli occhi please” .Questo è il sonetto che lui dedicò al Grande Alberto Sordi e che ci fa capire come Gigi intendesse la morte: “Io so’ sicuro che nun sei arrivato ancora da San Pietro in ginocchione,
a mezza strada te sarai fermato a guarda’ sta fiumana de persone.
Te rendi conto sì ch’hai combinato,
questo è amore sincero, è commozione,
rimprovero perché te ne sei annato,
rispetto vero tutto pe’ Albertone.
Starai dicenno: ma che state a fa’,
ve vedo tutti tristi nel dolore
e c’hai ragione,
tutta la città sbrilluccica de lacrime e ricordi
‘che tu non sei sortanto un granne attore,
tu sei tanto di più, sei Alberto Sordi”Gigi ci dispiace non essere in grado di dedicarti un sonetto per salutarti in modo degno ma vogliamo comunque scrivere che “tu non sei sortanto un granne attore, tu sei tanto di più, sei Gigi Proietti” .

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