Gli archeologi subacquei scoprono un’imbarcazione unica risalente al I secolo d.C., la cui insolita costruzione e decorazione sacra sorprende gli esperti. Un’antica imbarcazione da diporto egiziana è stata scoperta al largo della costa di Alessandria. Questa imbarcazione risale alla prima metà del I secolo d.C., era lunga 35 metri ed era stata costruita per contenere un padiglione centrale con una cabina lussuosamente decorata. Strabone aveva visitato la città egiziana intorno al 29-25 a.C. e aveva commentato queste imbarcazioni: “Queste navi sono lussuosamente attrezzate e utilizzate dalla corte reale per le escursioni; e dalla folla di festaioli che scende da Alessandria lungo il canale per i festival pubblici; perché ogni giorno e ogni notte sono piene di gente sulle navi che suona il flauto e balla senza restrizioni e con estrema licenziosità”. Questa scoperta è stata fatta dall’Istituto Europeo di Archeologia Subacquea sotto la direzione di Franck Goddio, professore ospite di archeologia marittima all’Università di Oxford. In una dichiarazione al Guardian, Goddio ha commentato che “è estremamente emozionante perché è la prima volta che viene scoperta una nave del genere in Egitto… Queste navi sono state menzionate da diversi autori antichi, come Strabone, e sono state anche rappresentate in alcune iconografie, ad esempio nel mosaico di Palestrina, dove si vede una nave di dimensioni molto più piccole con dei nobili che cacciano ippopotami. Ma [una nave reale] non è mai stata scoperta prima”.
Prime teorie

Una delle ipotesi principali di questo archeologo è che ci fossero delle navi una sopra l’altra perché “il tipo di costruzione era molto strano”. Ha aggiunto: “La prua è piatta… e la poppa è arrotondata… per poter navigare in acque molto basse”.
Un’altra delle teorie avanzate è che potrebbe essere stata una chiatta sacra collegata al tempio. Secondo Goddio: “Potrebbe aver fatto parte della cerimonia navale del navilium Isidis, quando una processione che celebrava [la dea] Iside incontrò una nave riccamente decorata, il Navigium, che incarnava la barca solare di Iside, amante del mare”.
All’interno della nave sono stati trovati graffiti greci che non sono ancora stati decifrati. Sebbene la ricerca su questa nave sia ancora in una fase molto precoce, Goddio promette che questa nave rivelerà nuove conoscenze sulla “vita, la religione, il lusso e il piacere sulle vie fluviali dell’antico Egitto romano”.







