In un importante cambiamento nella politica statunitense, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato Nvidia a vendere i suoi chip di intelligenza artificiale H200 alla Cina in cambio di una commissione del 25% sulle vendite, come ha spiegato lui stesso “a condizioni che consentano una solida sicurezza nazionale”.
La sfida tecnologica USA-Cina: il monito del CEO di Nvidia sulla crescita “senza pari” di Pechino
Gli Stati Uniti hanno infatti guardato con timore al boom e ai progressi che la Cina ha realizzato nell’ultimo decennio in campo tecnologico, una crescita senza pari da parte del gigante asiatico che dimostra la sua potenza. Durante l’intervento di Jensen Huang, CEO di Nvidia, in una conferenza per il Centro Studi Strategici e Internazionali, il magnate ha sottolineato la grande differenza tra le due potenze.
“Se si vuole costruire un centro dati qui, negli Stati Uniti, dal momento in cui viene posata la prima pietra fino all’avvio di un supercomputer con IA probabilmente ci vogliono circa tre anni”, ha dichiarato Huang. “Loro (la Cina) possono costruire un ospedale in un fine settimana”.
Sebbene gli Stati Uniti abbiano un vantaggio nei chip di IA, ha avvertito che la Cina ha il vantaggio nelle infrastrutture di IA, in particolare nell’edilizia e nell’energia, che le consentono di realizzare grandi progetti a una velocità sorprendente.
il vero gap USA-Cina secondo il CEO di Nvidia
La velocità con cui la Cina è in grado di costruire infrastrutture è solo una delle sue preoccupazioni, è anche preoccupato per la capacità energetica comparativa dei paesi di sostenere il boom dell’IA. La Cina ha “il doppio dell’energia rispetto a noi come nazione, e la nostra economia è più grande della sua. Non ha senso”, ha detto Huang.
Nonostante tutto ciò, il CEO di Nvidia ha assicurato che la sua azienda è “generazioni avanti” rispetto alla Cina nella tecnologia dei chip AI per soddisfare la domanda di tecnologia e processi di produzione di semiconduttori.
