Con l’avvicinarsi delle prime gelate, la vostra dipladenia da balcone non sopporta più il minimo sbalzo di temperatura. Dove collocarla e cosa fare affinché in primavera rifiorisca più rigogliosa che mai? Per tutta l’estate, il vostro balcone è ricoperto dai fiori rosa, rossi o bianchi della dipladénia. Poi arrivano le prime notti fresche e si ripropone la stessa domanda: cosa fare di questa pianta tropicale che non ama il freddo né il gelo, ma che non volete perdere ancora una volta in inverno. Originaria del Sud America, la dipladenia o Mandevilla ama il calore estivo, ma rimane una pianta sensibile al gelo. In vaso su una terrazza o un pergolato, deve essere protetta fin dall’autunno. Tra una veranda ideale, una camera poco riscaldata o un semplice salotto, ogni abitazione impone i propri compromessi per riuscire a far sopravvivere la dipladenia all’inverno. La vera difficoltà è trovare il momento giusto e i gesti giusti per farle superare l’inverno senza problemi.
Dipladenia in inverno: quando portarla dentro e dove collocarla in casa

Non appena le notti diventano fresche e le previsioni meteorologiche annunciano il rischio di gelate, lasciare la vostra dipladenia in inverno all’aperto diventa rischioso. Varietà come la Sundaville sono ancora più sensibili al freddo: poche ore di gelo possono essere sufficienti per danneggiare le foglie e i giovani steli. Riporre la pianta troppo tardi spesso comporta una caduta improvvisa del fogliame o addirittura la morte delle radici, soprattutto se il vaso è esposto al vento.
Per limitare questi shock, le guide consigliano di portare la dipladenia in casa quando le temperature scendono sotto gli 8 °C circa, prima del primo gelo, e di offrirle un luogo luminoso e relativamente fresco dove svernare. L’ideale è una temperatura compresa tra 9 e 15 °C: veranda non riscaldata, giardino d’inverno, tromba delle scale luminosa o camera da letto poco riscaldata. Posizionate il vaso vicino a una finestra, con luce intensa ma senza sole diretto dietro il vetro, e soprattutto lontano da un termosifone.
Svernare una dipladenia: irrigazione, concime e potatura nella giusta misura
Tra dicembre e marzo, la pianta entra in riposo vegetativo. Il suo fabbisogno idrico diminuisce notevolmente. L’irrigazione si limita quindi a circa una volta ogni quindici giorni, verificando che il terriccio sia asciutto per almeno 2 cm di profondità prima di usare l’annaffiatoio. Un eccesso d’acqua provoca rapidamente la marciume radicale: le foglie si afflosciano, ingialliscono e finiscono per cadere, mentre la zolla rimane pesante e fradicia.
Per mantenere una buona umidità dell’aria in una stanza riscaldata, è più sicuro nebulizzare il fogliame con acqua non calcarea e posizionare il vaso su un sottovaso riempito di ghiaia bagnata piuttosto che annaffiare troppo spesso. In pratica, la dipladenia sopporta bene una leggera carenza d’acqua, molto meglio di un eccesso. Per quanto riguarda la nutrizione, si interrompe completamente la concimazione in inverno: forzare la crescita in questo periodo indebolisce la pianta e la esaurisce a scapito della fioritura successiva.
Dipladenia in casa: problemi invernali e bella ripresa in primavera

Per portare il vaso in casa, è sufficiente una piccola potatura di formazione: si accorciano alcuni steli troppo lunghi, si rimuovono i fiori appassiti e le foglie danneggiate o ingiallite. La potatura più drastica va invece effettuata alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, quando la pianta ricomincia a crescere. È anche il momento giusto per verificare se la zolla riempie tutto il vaso e, se esce in un unico blocco quando la si tira delicatamente, rinvasare in un contenitore leggermente più grande con un substrato nuovo.
All’interno, è frequente che la dipladenia in inverno perda parte delle foglie, soprattutto se la luce è scarsa o se la temperatura varia molto. Non è necessariamente drammatico: la pianta può ricrescere in primavera. Al contrario, i gambi molto sottili e allungati indicano una vera mancanza di luce e dovranno essere tagliati con l’arrivo della bella stagione. Verso la fine dell’inverno, aumentare gradualmente le annaffiature, esporre la pianta al sole e, dopo le gelate, riporla all’aperto, lasciandola per alcuni giorni in penombra prima di riportarla in pieno sole per una nuova stagione di fioritura.
IN BREVE
- In autunno, la dipladenia da balcone, pianta tropicale sensibile al gelo, deve lasciare la terrazza per svernare in vaso in casa, in veranda o in una stanza fresca.
- L’articolo spiega in dettaglio quando portare la dipladenia al chiuso, quali temperature mantenere, come regolare l’irrigazione, la potatura e il concime per evitare il gelo, il marciume radicale e la caduta delle foglie.
- Consigli pratici e scenari adatti a ogni tipo di abitazione vi guideranno passo dopo passo fino all’uscita in primavera e a una fioritura ancora più spettacolare.







