Indignazione degli archeologi per il piano che mette in pericolo il meraviglioso sito archeologico risalente a 4.000 anni fa

La costruzione di un aeroporto internazionale sull’isola mediterranea di Creta ha portato alla scoperta di un incredibile reperto. Come riporta il quotidiano Banking News, si tratta di un monumento labirintico risalente a 4.000 anni fa che è diventato oggetto di una nuova controversia tra gli archeologi del luogo.

Creta svela un reperto minoico unico: oltre le spiagge, il mistero dell’antica civiltà

Creta, secondo quanto riportato dal quotidiano, è la più grande regione insulare della Grecia. Attira milioni di turisti ogni anno, non solo per le sue spiagge paradisiache, ma anche per i suoi antichi reperti minoici. Questi sono “famosi per la loro arte e architettura all’avanguardia”, hanno vissuto il loro apogeo a Creta tra il 2000 e il 1450 a.C. e sono considerati la prima rinascita culturale europea. Ma il nuovo ritrovamento differisce da qualsiasi altro ritrovamento minoico conosciuto.

Infatti, il presidente dell’Unione degli Archeologi Greci, Kostas Paschalidis, ha descritto la scoperta come “uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del XXI secolo”. Per questo motivo, chiedono alle autorità locali e nazionali di sospendere la costruzione dell’aerodromo, poiché “potrebbe causare danni irreparabili a questo luogo unico”.

I reperti sono stati presentati ad Atene lo scorso 12 ottobre. Danae Kontopodi, responsabile degli scavi e archeologa, afferma in dichiarazioni raccolte dal quotidiano che l’unico labirinto rinvenuto è caratterizzato da “un design architettonico complesso e particolarmente avanzato per l’epoca”.

Sette cerchi di pietra: il misterioso monumento di Creta che sfida gli archeologi

Secondo i dati consultati, è stato costruito in più fasi tra il 3000 e il 1700 a.C., con una superficie totale di 1800 metri quadrati. “È costituito da sette cerchi concentrici di pietra che partono da un edificio circolare e sono collegati da stretti passaggi”. Lo scopo esatto del monumento rimane sconosciuto e si ipotizza che fosse un luogo di culto, una residenza, un’enclave militare o un monumento funerario.

Il ministro della Cultura di quel paese, Lina Mendoni, ha appoggiato la costruzione dell’aeroporto con l’argomentazione che “il progetto definitivo lo proteggerà e garantirà la sicurezza dei voli”. Ma questa reazione ha suscitato importanti critiche. Infatti, più di 300 archeologi e storici di tutto il mondo hanno firmato una dichiarazione in cui affermano che il progetto finale causerebbe “danni irreparabili” a un “monumento iconografico”.

Torna in alto